La forma
Per la costruzione degli strumenti si utilizzano apposite forme, ce ne sono di due tipi , quella interna e quella esterna.Nella sua bottega Emidio Pignotti utilizza il metodo della forma interna che a differenza di quella esterna lascia molta piu’ libertà di esecuzione.Con la forma esterna infatti si possono creare violini che sono la copia identica uno dell’altro. Non ci sono possibilità di modifiche al profilo esterno dello strumento che è già definito dalla sua forma esterna che lo contiene. Per molti questo può sembrare un vantaggio, dal momento che il liutaio ha scelto un suo modello di riferimento con cui si è trovato particolarmente bene come resa sonora ed estetica, otterrà sempre strumenti identici a questo utilizzando la forma esterna. Dall’altro lato però appiattisce il lavoro, creando una produzione seriale che ricorda molto quella di una fabbrica, fredda e rigida. Gli strumenti saranno tutti uguali fra di loro, togliendo quell’aspetto tipico della produzione artigianale su piccola scala che è l’unicità del lavoro.
Utilizzando la stessa forma interna più volte, basteranno pochissimi dettagli per far diventare due violini molto diversi fra loro.
Ogni strumento deve essere diverso dall’altro, deve avere una sua storia da raccontare. Questo è il grande vantaggio offerto dalla forma interna. La forma interna definisce sì il contorno dello strumento, ma non delle punte, non delle zone superiori ed inferiori. Ed è proprio sulle punte che si può giocare per variare sensibilmente la forma dello strumento.
Prima di incollare le fasce si devono lavorare gli zocchetti delle punte ed è impossibile ottenere punte sempre identiche lavorandole a mano . Ecco quindi che pur utilizzando la stessa forma interna più volte, ogni volta andremo a creare delle nuove punte sugli zocchetti e basteranno pochissimi dettagli per far diventare due violini molto diversi fra loro e quindi unici: punte più lunghe, più corte, curve più accentuate, più larghe, più strette, etc…
Emidio Pignotti lavora su una forma modello personale ispirata ai liutai marchigiani del passato.
La vernice
La vernice è ad alcol che garantisce una luminosità ed una trasparenza ineguagliabili.
È autoprodotta usando solo prodotti naturali accuratamente scelti .
Applicata a pennello sovrapponendo circa 40 mani, le prime trasparenti e le successive poi con l’aggiunta di coloranti naturali a piccolissime dosi come sandalo,ratania,curcuma,robbia ecc…fino ad ottenere la tonalità desiderata.
Anche in questo caso ogni strumento sarà unico ed irripetibile vista l’impossibilità di controllare in maniera identica il dosaggio delle varie resine che essendo naturali avranno ogni volta caratteristiche diverse.
Bello Dentro
Emidio Pignotti presta la stessa attenzione e cura anche per la parte interna, particolari che nessuno vedrà mai… forse…